Cosa sono i tricobezoari o palle o boli di pelo nel gatto?

I boli di pelo che si accumulano nell’apparato digerente sono delle matasse di pelo che vengono ingerite ogni qualvolta il gatto si lecca.

Come si formano i boli di pelo nel gatto?

Oltre alla pratica del leccamento può entrare in gioco una perdita di pelo fisiologica o patologica.

Si sa che durante il cambio stagionale, e cioè in primavera e in autunno, tutti gli animali subiscono una perdita di pelo, ci sono, però, delle variabili che possono peggiorare questa caduta.

La muta fisiologica si realizza poiché in primavera il corpo decide di perdere il sottopelo.

Questo strato di pelo, non dovendo più proteggere il corpo del gatto dal freddo, viene perso fisiologicamente.

Fattori predisponenti ambientali

Al contrario, in autunno, si ispessisce per aiutare il mantello a riscaldare ed isolare il corpo dell’animale in previsione dell’arrivo delle temperature più fredde.

La maggior parte degli animali da compagnia, come il gatto, vive però in casa, in condizione di calore, umidità e illuminazione ben lontane da quelle che li accompagnerebbero in condizioni naturali esterne.

Durante il periodo invernale tutti noi, nelle nostre case, abbiamo delle temperature che oscillano intorno ai 18/22°.

Il fattore temperatura “obbliga” il corpo del gatto a continuare a perdere pelo perché invia un segnale al cervello che dice che non c’è bisogno di proteggersi dal freddo, in quanto la temperatura avvertita è confortevole.

Un altro fattore importante che agisce sulla muta è la luce ambientale.

Normalmente in primavera le giornate si allungano. La maggior durata delle ore di luce favorisce la perdita di pelo.

Anche qui, nella stagione invernale, accade il contrario: le giornate si accorciano notevolmente.

Questo fattore ambientale invierebbe al cervello del gatto un segnale inequivocabile per trattenere il sottopelo.

Questo non avviene nel cervello dei gatti che, in inverno, vivono in casa.

Questi animali subiscono lo stimolo della luce artificiale presente fino a tarda serata (normalmente in tutte le case).

Quindi, nel gatto, così come negli altri animali domestici, sia il calore domestico che la persistenza della luce artificiale oltre l’orario strettamente solare, fanno sì che l’animale domestico continui a perdere pelo tutto l’anno e a non permettere alla muta fisiologica di realizzarsi in uno stretto e preciso range temporale.

Fattori predisponenti patologici: il prurito

Oltre a questi fattori condizionanti ambientali dobbiamo considerare anche tutte quelle situazioni patologiche che possono affliggere i nostri gatti.

Pensiamo al prurito.

Negli episodi di prurito il gatto assiste ad una perdita ancor più massiccia di pelo. Se il gatto ha prurito tenderà a grattarsi, grattandosi il pelo si strappa e cade in quantità maggiori. Un gatto con prurito tende a leccarsi, così facendo va ad ingerire quantità enormi di pelo.

Questi peli, una volta ingeriti si vanno ad accumulare nell’apparato intestinale.

Ecco perché, i nostri gatti, indipeendemente dalla stagione dell’anno possono soffrire di ostruzione intestinale da tricobezoari o palle di pelo.

Bisogna tenere presente che la lingua del gatto è particolarmente ruvida e rasposa. Questo facilita l’incarceramento dei peli che vengono, di conseguenza, deglutiti come estrema facilità.

Se il gatto è di per sé anche affetto da patologie gastroenteriche le possibilità di ostruzione aumentano notevolmente.

Altri fattori predisponenti: le patologie intestinali

Le patologie intestinali che causano alterazioni della motilità dell’intestino, favoriscono la stasi e quindi l’accumulo di materiale fecale che invece di essere espulso con le feci, viene impacchettato con i peli, in una massa abnorme che crea ostruzione più o meno grave con difficoltà (se non impossibilità) nell’evacuazione.

Particolare attenzione con i gatti a pelo lungo

I gatti a pelo lungo sono, di solito, maggiormente predisposti all’accumulo di questi boli di pelo.

Per questo, nel momento in cui si decide di accogliere un gatto con un mantello folto e lungo, bisogna essere consapevoli di doversi prendere un impegno importante e costante per spazzolarlo e accudire il mantello nel migliore dei modi onde evitare problemi di ostruzioni intestinali.

Come accorgersi se il proprio gatto soffre di boli di pelo?

Il primo sintomo che può allertare il proprietario è vedere il proprio gatto vomitare questi boli di pelo. Assomigliano a dei salsicciotti molto sgradevoli, molto simili a dei fecalomi.

Il vomito non è un atto fisiologico, ha il compito di eliminare qualcosa di indesiderato dallo stomaco.

Quando un bolo viene eliminato attraverso il vomito porta all’esterno, con sé, anche i succhi gastrici dello stomaco, molto acidi, erosivi e pericolosi per la mucosa dell’esofago la quale potrebbe andare incontro ad infiammazione.

Se ripetuto nel tempo, il vomito diventa cronico e può portare ad esofagite, in questi casi il gatto arriva ad accusare gravi problemi di salute.

Come favorire l’eliminazione dei boli di pelo senza arrecare danni al gatto?

Ecco perché il modo migliore per tentare di eliminare i boli di pelo è farli arrivare all’esterno attraverso la defecazione: l’atto più naturale e fisiologico esistente.

La prima cosa da fare sarebbe eliminare i peli morti in eccesso attraverso una spazzolatura e toelettatura costante ed efficace.

Questo consente di limitare l’ingestione di questo pelo da parte del gatto durante i suoi momenti di pulizia attraverso il leccamento.

Anche l’impiego di particolari prodotti o cibi specifici può evitare il peggio, ossia scongiurare il rischio di arrivare alla risoluzione chirurgica per l’asportazione di queste matasse di pelo che hanno ostruito in maniera irreversibile l’apparato gastroenterico del nostro gatto.

L’ostruzione dell’apparato gastroenterico porta a conseguenze quali:

  • inappetenza
  • vomito
  • dolori
  • disidratazione
  • fino ad un uno stato scadente dell’animale che se trascurato può portare a morte.

Cosa usare per prevenire la formazione di boli di pelo nel gatto?

Le paste a base di malto destrina, se date costantemente, possono aiutare l’eliminazione di questi boli di pelo. In genere si somministra una striscetta di 2-3 cm, tre volte alla settimana.

Sulla frequenza dipende molto dall’ambiente in cui vive il gatto: dal clima, dal tipo di pelo del mantello, dalla quantità di acqua ingerita giornalmente e dal tipo di alimentazione.

Ci sono animali che hanno bisogno di prendere questa pomata anche tutti i giorni durante il periodo di muta eccessiva, così come ce ne sono altri a cui è sufficiente somministrarla 1-2 volte a settimana.

Ovviamente sarà il vostro veterinario di fiducia a darvi le indicazioni più adatte.

Esistono anche delle diete commerciali che contengono già delle formule bilanciate contenenti fibre specifiche che aiutano l’eliminazione di questi boli di pelo.

Normalmente questi prodotti vengono denominati Hair Ball control.

Anche l’alimentazione casalinga può essere adeguatamente integrata con il giusto mix di fibre in grado di garantire e supportare una corretta peristalsi intestinale promuovendo la spontanea eliminazione dei fastidiosi boli di pelo.

Se hai altre domande che vuoi risolvere sulla salute del tuo cane o del tuo gatto, ricorda che puoi sempre richiedere la mia consulenza veterinaria a distanza, o tramite mail o tramite video call. Trovi tutto qui.

Se hai bisogno di me, io ci sono, non esitare a contattarmi.

A lunedì prossimo con il prossimo articolo!

Dottoressa Rina.

 

Autore

Scrivi un commento

Pin It